venerdì 18 dicembre 2009

Una serata al cinema "The Flicks"

Sono le 10 di sera, e mentre Joerg stara' ancora provando tutti i 52 tipi di birra in un locale appena aperto, vi voglio raccontare la mia prima serata al cinema a Phnom Penh.

Si e' vero chiamarlo cinema forse e' un po' troppo ma senz'altro e' quello che a Phnom Penh assomiglia di piu' ad un cinema come lo immaginiamo noi. Esistono uno o due cinema cambogiani e non e' per far la difficile, ma vedere le grandi insegne fuori dallo stabile che mostrano un cane con in bocca un braccio sanguinante con una donna accanto sgozzata, non e' che mi invoglia troppo ad entrare. Cosi' per noi "stranieri viziati" ci si inventa un cinema casalingo. Non ci vuole molto, una casa con atrio, una stanza abbastanza grande, un proiettore, un muro bianco, aria condizionata, qualche cuscino e divanetto in vimini. Non ci sono i pop corn ma nel frigo box, dopo una lunga ricerca tra i ghiacci, sono saltati fuori delle coche e delle barrette di cioccolato. Il biglietto e' costato 3.5 dollari e avevamo la sala riservata tutta per noi otto donzelle, che praticamente occupavamo tutta. La fila davanti era comodamente sdraiata su grandi cuscini e quelle nelle due file dietro su comodi divani in vimini. E' stato un po' come vedere un film sul maxi schermo, l'immagine e' grande (scrivono 4.5 m) ma non devi alzare la testa come se stai in prima fila.

Il film era carino, abbiamo visto Julie&Julia. E' appena uscito ma chiaramente al mercato russo gia' se ne trova una copia di buona qualita'. La storia parla di due donne che, in differenti epoche e per differenti ragioni, realizzano la loro vita grazie alla passione per la cucina. Cosa che difficilmente potra' accadere a me. Vale la pena vederlo.

Esperienza sicuramente da ripetere, vedremo cosa ci sara' in cartellone dopo le feste.

Devo fare una rettifica, perche' nel frattempo Joerg mi ha mandato un messaggio in skype, dicendomi che e' in ufficio a far funzionare gli emails. Vi rendente conto come siamo dipendenti da queste tecnologie? Meglio la dipendenza alla birra? Mah....

Non approfondisco l'argomento ma vado a sprofondarmi nel letto.

domenica 13 dicembre 2009

Siem Reap

Per il turista e' piacevole soggiornare a Siem Riep perche' grazie ai vicini templi le infrastrutture turistiche si sono molto sviluppate. Si trovano molti lussiosi alberghi, ristoranti di tutti i generi e negozi. Non ti sembra nemmeno di stare in Cambogia e contrasta con i semplici e poveri villagi dei pescatori pochi chilometri piu in la. Vi mostrero le foto dei villaggi fra un po'...


Se vuoi respirare un po di aria cambogiana puoi entrare all "old market"

























Tra un tempio e un altro

Tra un tempio e l'altro ci sono i vasti campi di riso. E' uno spettacolo, guardali ti rilassa e nello stesso tempo ti danno un senso di vita. Le foto vi assicuro non rendono anche se il fotografo si e' proprio impegnato per cogliere quel verde scintillante.



Tra un templio e l'altro si mangia....ma cos'e'? E' riso con uvette affumicato all'interno di un tubo di bambu. Era squisito.


Tra un templio e l'altro...ci si rilassa in piscina.







Il tempio delle donne

Questo tempio dovreste sentirlo anche un po' vostro visto che la sua ristrutturazione e' stata pagata dal Governo Svizzero (ovvero con le nostre tasse). Si chiama tempio delle donne perche' dalle decorazioni e dal colore rosaceo delle pietre ha uno stile piu femminile. Il tempio e' molto piccolo rispetto agli altri e le porte saranno state alte non piu di un metro e cinquanta.

Sembra che la pietra sia stata ricamata. Non si possono vedere bene gli intagli ma vi posso assicurare che sono qualcosa di particolare.













La citta' perduta di Angkor

Siccome i piu' famosi templi di Ankor sono gia' stati visti e stra visti, questa volta siamo andati a scoprire qualche tempio un po' piu remoto e meno turistico.

Il Beng Melea si trova fuori dall'aera dei templi a circa un ora di macchina. Eravamo i primi ad arrivare, tutto era silenzioso e sembrava proprio di essere sul set di Tomb Raider o Il libro della jungla.










Chissa che segreto e' custodito dietro questa porta....


















Quando Lara Croft appoggiava la mano si apriva...perche' con me non funziona?







Questo e' l'albero chiamato Silk-Cotton Tree (albero della seta-cotone) le cui radici crescono fuori dalla terra e s'inflitrano tra le pietre dei templi tenendoli insieme.

Campi di fiori di loto contornano il tempio


Lo stupendo e delicato fiore del Loto.



sabato 12 dicembre 2009

Sul set di Sihanoukville

Abbiamo gia scritto di Sihanoukville in un articolo di giugno del 2008 ma se vi e' sfuggito ecco un breve riassunto con nuove foto e alcune riprese.

Sihanoukville e' dove si va al mare in cambogia. La cittadina non offre un gran che, tutto e' incentrato su qualche chilometro di spiaggia e un paio di negozietti per turisti. Ha uno strano ambiente, e' uno spumeggiante cocktail di turisti e cambogiani di tutti tipi e eta. Ci sono un paio di alberghi di lusso con le loro spiaggie private e piscine, ma per il resto l'infrastruttura turistica e' abbastanza spartana.

Questo e' in tipico baretto sulla spiaggia...alcuni hanno delle semplici sdraio di legno davanti con i materassi (un po usati). Se comandi una bibita puoi rimanere tutto il giorno.

Se il sole ti mette un certo languirino non ti devi nemmeno sforzare di alzarti, come apri gli occhi ti trovi sicuramente uno o due venditori ambulanti con vassoi di frutta o di pesce alla griglia scaldato e riscaldato piu volte.
Ma non fai a tempo a risdraiarti che una signora con il suo cestino di plastica si avvicina scrutando le tue gambe, poi punta il dito su i soliti peli bastardi che sfuggono dalla lama, e grida tutta felice "oh oh hair hair". La depilazione offerta viene fatta con due fili di nylon che abilmente queste donne incrociano velocissime tra le dita incastrando e strappando il povero pelo, con una smorfia di dolore della turista. A quanto sembra questa tecnica e' diventata di moda anche in Svizzera con la differenze che la paghi 10 volte tanto.


Bambino cambogiano che raccoglie le lattine per poter guadagnare pochi riel dai "signori dei rifiuti".

Verso le cinque la spiaggia si svuota e ritorni a sentire il rumore del mare...nel giro di un ora il sole sparisce e il cielo si riempie di colori. I tramonti in cambogia sono tra i piu belli che ho mai visto. Non e' tanto il sole a far la scena ma come si colora il cielo dopo essere tramontato. Putroppo la macchina fotografica deve ancora imparare a cattuarli tutti i colori.


Poi arriva la sera, e la spiaggia cambia volto. I colori del cielo si trasformano in insegne luminose, le sdraio si sostituiscono in sedie o divanetti in vimini. I bar diventano ristoranti dove ti puoi gustare un buon pesce alla griglia, facendoti assordare dalla musica ad alto volume.



Alla fine arriva la notte su Sihanoukville e si aprono le feste. Se siete ragazze in giro da sole sicuramente durante il giorno in spiaggia qualcuno si sara' avvicinato promuovendo la sua festa o il suo locale. Se volete invece dormire una notte tranquilla non prendete stanze nei pressi della spiaggia.

Spero di avervi reso l'idea.



Dopo un lungo silenzio stampa....

Rieccomi a scrivere il blog...scusateci per il lungo silenzio...il tempo vola anche qui molto veloce, direi anche troppo. Ma vediamo un po' cosa e' successo dallo scorso agosto...aspettate che guardo le foto perche' sono un po' confusa....


Ah ecco in Agosto e' arrivata la mia sorellina Stefy con il suo moroso Mirco per una settimana.


Come al solito l'attesa all'aeroporto e' sempre per me di grande tensione e emozione. Ci piazziamo se possiamo (e se non si puo faccio in modo che ci arrivo) in pol position appiccicati alle transenne di legno che impediscono alla folla di urlanti famigliari di accalcarsi proprio davanti all'uscita dall'aeroporto. Poi si aspetta...si aspetta (be' se non si arriva in ritardo come per mia Madre) e minuti non passano piu, ti immagini cosa stanno facendo, ora saranno al controllo della febbre suina, ora il visto, il loro passaporto stara' passando nelle mani di 5 o6 cambogiani in divisa tutti allineati al tavolo, oppure sta gia sventolando nella mano di un settimo mentre gridano il loro nome o meglio quello che assomiglia al proprio nome pronunciato da un cambogiano. Il tempo non passa piu, ogni volta che si aprono le porte scorrevoli rimani delusa, no non sono loro, non resisto, mi mordicchio il labbro, mando giu le lacrime che stavano gia' salendo con anticipo...ma poi eccola e' proprio lei la mia sorellina che non vedevo da quasi un anno e mezzo! La vedo ancora ora correre verso di me con quel gran saccone praticamente grande come lei che ballonzolava di qua e di la.


Eccoli i visitatori che provano l'ebrezza del mezzo piu gettonato di Phnom Penh..il tuk tuk





con loro partiamo per Sihanoukville e Siem Reap....anche se avete gia visto alcune foto del mare e dei templi vi lascio comunque ammirare le ultime opere di Joerg che a poco a poco sta prendendo sempre piu dimestichezza con la macchina fotograrica e la moglie che lo stressa per le inquadrature. Chi ci ha fatto visita sa' di cosa sto parlando!

Seguiteci nel prossimo articolo