- Arrivo a Phnom Penh domenica mattina 5 luglio 2009. Visita di Phnom Penh
- Uscita giornaliera ai villaggi flottanti di Kompong Chhnang e la vecchia capitale Oudong
- 5 giorni a Sen Monoro, provincia di Mondulkiri.
- Siem Reap, visita dei templi di Angkor e attrazioni locali
- Isola di Koh Rong Saloem, Lazy Beach
- Kampot, campi di pepe e cave
- Ritorno in CH venerdì 24 luglio 2009
domenica 2 agosto 2009
Un'altra vacanza che finisce
Relax alla Lazy Beach





per poi fermarci al bar per un aperò…


Come arrivare alla Lazy Beach





sabato 1 agosto 2009
La provincia di Mondulkiri
Stiamo aspettando l’arrivo di visite ticinesi: Lisa, Sara e Luca. L’attesa comincia a farsi lunga,



Non so chi schiacciava il freno e chi l’acceleratore… per fortuna era automatica… Alla fine il fratello serviva solo per trovare la strada per andare fuori città ed è stato scaricato subito. La strada da percorrere è per buona parte in buone condizioni e in parte ancora in costruzione, ma non problematica.








L’accoglienza è molto take it easy, gentili ma con calma. La padrona del posto è molto più presa a controllare (sottolineo controllare) i lavori per la nuova cucina che darci il benvenuto. Prendiamo possesso dei bungalow e mangiamo qual cosina. Ci consigliano di andare su un collina nelle vicinanze per vedere i tramonto, consiglio che seguiamo. Quindici minuti di cammino e siamo arrivati. Il tramonto è poi coperto da qualche nuvola, ma ci godiamo lo stesso il momento. E’ fresco da queste parti e c’è tanto verde, ci voleva proprio!
Il prossimo giorno intraprendiamo un trekking con gli elefanti, un esperienza veramente eccezionale! Da queste parti gli elefanti vengono trattati con tanto rispetto e si istaura un profondo rapporto tra l’animale e l’uomo che lo guida. L'elefante e' il loro sostetamento e sanno che devono trattarlo bene, come l'auto per un taxista. Infatti anche il prezzo dell'elefante e' quasi come quello di un auto sui USD 10,000 pero' hanno una durata di vita decisamente maggiore se appunto non lo sfrutti troppo.
Partiamo presto la mattina e ci portano con la macchina al punto di partenza per il trekking, uno spiazzo con un paio di capanne di paglia dal quale esce fumo e galline. Le persone che gestiscono gli elefanti appartengono a una minoranza di quella zona, parlano la loro lingua (differente dal khmer). Arrivati sul posto nessun elefante in vista, ma poi sbucano dalla giungla, momento emozionante vedendo questi giganti buoni.
Possono stare 2 persone più guida per elefante. Ce ne aspettavamo quindi 3 di elefanti, invece erano 4, perché 2 sono inseparabili. Partiamo quindi per la giungla con destinazione una piccola cascata, che dovremmo raggiungere per l’ora di pranzo.
Scopriamo ben presto che gli elefanti hanno sempre fame e durante il tragitto, la proboscide è sempre alla ricerca di qualche pianta buona. Se poi trovano delle piante di bambù, tutto si ferma per gustarsi l’ottima foglia. Non conoscono barriere, se un albero intralcia la strada, l’elefante dolcemente spinge l’ostacolo da parte. Arrivati al fiume, portano gli elefanti a riposare, noi intanto facciamo il bagno e poi pranzo.
Le nostre guide sfruttano il momento per lavarsi e riposarsi anche loro.
Il ritorno è stato un po’ più lungo, penso che gli elefanti non avevano più tanto voglia e stavano ancora pensando al bagno nel fiume.
Felici della giornata ci godiamo la serata al Natural lodge.
Il prossimo giorno lo dedichiamo al riposo e alla visita del villaggio. Lasciamo parlare le immagini.
E’ il nostro ultimo giorno a Sen Monorom e abbiamo prenotato un trekking nella giungla. Anche questa volta si parte presto con la macchina, per raggiungere la nostra guida in un piccolo villaggio. Partiamo subito e ci incamminiamo lungo un sentiero. Il tempo non era dalle nostre parti e ben presto comincia a piovere. Per fortuna troviamo subito una piccola baracca per ripararci dalla breve pioggia.
Infatti ero io il donatore. Ripartiamo e scopro che ho donato una seconda volta…Sulla strada del ritorno ci fermiamo per gustarci una canna da zucchero fresca, che la guida ci ha preparato.
Prossima tappa è dalla nonne della guida, una vecchia signora che ogni giorni fa ancora avanti e indietro dai campi che hanno nella giungla.
Luca ha poi scoperto che anche lui ha donato sangue, anche lui due volte!
Tutto sommato è stata una bella escursione, malgrado pioggia e sanguisughe.Il giorno seguente si ritorna Phnom Penh, di nuovo sette ore di viaggio con il nostro amato autista e la sua Camry.