domenica 15 marzo 2009

Piccoli eposidi da ricordare

E' passato quasi un anno dalla nostra partenza e di cose ne sono successe nel frattempo. Dei eventi più grandi il Blog lo documenta abbastanza dettagliatamente, ma ci sono piccole storie che al momento sono solo nella memorie di pochi. Vogliamo condividerle e renderle pubbliche?


Il bar rotto
Vi ricordate quando eravamo la prima volta su Bamboo Island con Pat, Max e compagnia bella? Stavamo facendo aperitivo nel bar del nostro resort , se cosi si può dire (ricordiamo che i gerenti erano 3 giovani che piaceva vedere le cose annebbiate), Pat è andato veloce nel suo bungalow (sempre si può definirlo così) e al ritorno il pavimento gli ha fatto uno scherzetto, si è rotto un’asse. Per fortuna non è successo niente, ma la scena era troppo comica, il Pat con una gamba nel pavimento, una birra in mano e un espressione come se niente fosse successo, quasi quasi che continuasse il discorso che faceva prima
I preoccupati gerenti sono soccorsi subito per dare una mano a venire fuori dal buco. Poi hanno messo una sedia sopra per evitare il peggio. Abbiamo poi notato che da un’altra parte del pavimento c’era già un altro buco con sopra un piccolo tavolino. Le cose sono rimaste così fino alla nostra partenza…

La pallina del Jörg
Con il passare dei mesi mi è venuto fuori una piccola pallina al polso. La Giò diceva che era il colpa del mio mouse, forse aveva ragione, ma mi piace troppo e fino ad oggi non l’ho ancora cambiato. Fatto sta che sta pallina era un po’ che girava e quando sono arrivati Linda & Co, Michelle ha dato un’occhiata e ha diagnosticato niente di grave, un cumulo normale di stress. Stress? Non è da me… In ogni caso andava tolta prima o poi.
Sempre sull’isola, abbiamo cominciato a giocare a pallavolo e ci siamo divertiti un mondo. Eravamo molto presi dal gioco e c’è chi facevo sul serio, lanciandosi nella sabbia per prendere la palla.

No, non io, non ho bisogno, sono abbastanza lungo. Scherzo! Comunque a un certo momento ho preso la palla un po’ piatta sull’interno dei polsi, quelle palle che fanno un bel botto e un sacco di male, faccendoni diventare la pelle rossa. Mi strofino con la mano la pelle per alleviare il dolore e guarda un po’ la pallina non c’è più. Sembra che è esplosa e fino ad oggi non è più tornata, anche sei negli ultimi di Stress ne ho avuto…

La donne delle pulizie
Eh si ne abbiamo una, qui ce lo possiamo permettere ed è una specie di sostegno per questa donne che ha sei bambini. E’ molto brava e siamo contenti come lavora. Lei non sa l’inglese e non sappiamo il khmer, ma in qualche maniera ci capiamo. Ultimamente abbiamo scoperto che usa il detergente dei vestiti per lavare i pavimenti, quando proprio da parte c’è quello apposta. Non lo fa perché non lo sapeva o non sa leggere, dice che quello dei vestiti è più economico…

E’ una donna con molta iniziativa, non c’è tanto bisogno di dirle cosa c’è da fare, lei prende e fa. Così come con i vestiti della Linda. Erano i suoi ultimi giorni qua da noi e aveva già preparato il suo sacco per ripartire. La nostra cara Polin ha pensato che era tutto da lavare e cosi ha fatto. Al ritorno di Linda, non aveva vestiti di ricambio per la sera, perché erano ancora bagnati.

Gli occhiali da sole
Durante il periodo di natale erano in visita Pomina e Dennis (ve ne dobbiamo ancora raccontare) e siamo andati con loro a Kampot. Nelle vicinanze ci sono i famosi campi di pepe che siamo andati a visitare. Ci hanno portato li con un Pick-up. Gio ed io eravamo seduti comodamente di dentro, mentre gli altri seduti fuori all’aria aperta. Potevamo vederli dal finestrino sul retro. A un certo momento Dennis comincia a gesticolare e fare segno verso il retro della macchina. C’erano ancora tutte le persone e sulla strada non si vedeva niente. Era la classica scena che non capisci cosa uno vuole e che cosa sta succedendo. Fermiamo la macchina e Dennis ci racconta che ha perso i suo occhiali da sole. Ritorniamo indietro e dopo un po’ vediamo qualcosa di nero sulla strada, gli occhiali di Dennis. Ci fermiamo e proprio nel momento in cui lui tenta di attraversare al strada, pass una macchina e li prendi in pieno. Anche qui classica scena in cui tutti hanno la bocca aperta e pensano noooo, per un pelo… Ma Dennis non molla,raccoglie tutti i detriti e in poche mosse rimonta i suoi occhiali. Roba da non credere!

Il merlo
Sempre durante il periodo di natale con le nostre visite siamo anche andati a Sihanoukville. A pranzo siamo andati in una di quei ristoranti lungo la spiaggia e vicino al nostro tavolo c’era un merlo. Era capace di dire qualche parola, il classico “hello”. Ci divertiamo un po’ a farli dire qualche cavolata, senza risultato chiaramente e torniamo al nostro pranzo. Essendo tra amici si ride e si scherza e sapete tutti come ride la Giò. Fatto sta che a un certo momento ne ha fatto una forte forte e questo al merlo deve essere piaciuto. L’ha ripetuto all’istante e molto fedelmente! Potete immaginare la nostra reazione, ci siamo spanciati dal ridere!

Il coltellino svizzero di Dennis
Dennis è una persona organizzata, nel sua valigia non mancava niente: 5 confezioni di spray Anti-Brum, spray disinfettante a scopo medicinale e casalingo, siringa sterile, gel sapone per lavarsi a secco, sacchetti di plastica a vacuum (quelli che si usano per cuscini e piumoni), coltellino svizzero e tutto le altre cose che si prendono di solito in vacanza.
Una zanzariera non è che serve veramente, almeno nei posti che siamo andati con loro. E se c’è bisogno, la maggior parte delle camere ne prevede una. Ma si vede che il Dennis voleva assolutamente usarla e l’ha montata nella sua camera. Il suo più grosso problema era come affrancarla in modo che stava su per dormire comodamente. Per fortuna la maggior parte dei coltellini svizzeri è munito di cavatappi e invece di aprire una buona bottiglia di vino, l’ha avvitato ne soffitto. Affrancare la zanzariera è poi un gioco da bambini e Dennis era tutto contento. La sua compagna di camera Pomina se l’è spassata a vedere tutta la scena e documentare il tutto con le foto.